Il Fondatore
Danilo Bonfanti classe 1943 è l’esempio della tenacia dell’imprenditore italiano self-made degli anni Settanta.
Inizia a lavorare nell’ambito dell’artigianato calzaturiero fin da bambino, imparando a soli 11 anni i segreti di un mestiere artigianale e di lavorazioni manuali che oggi non esistono più.
La zona di Castelfranco di Sotto è stata fin dagli anni cinquanta una località commercialmente attiva e rivolta al mondo della creazione di calzature, chi girava per le strade in quegli anni vedeva numerosi banchi da calzolaio con martelli, pinze, lesine e strumenti del mestiere.
Danilo Bonfanti impara velocemente a realizzare le scarpe interamente a mano.
Alcune macchine come la fresa già esistevano, Danilo aveva il divieto essendo un bambino di avvicinarsi a questi macchinari ma affascinato da questo mondo la sera quando nessuno lo vedeva si metteva di nascosto ad utilizzarli per capire ed imparare il loro funzionamento.
Fino ai vent’anni cambia diverse aziende artigianali rimanendo sempre a lavorare nell’ambito della produzione delle calzature.
La sua intraprendenza, velocità di apprendimento, serietà e voglia di lavorare lo rendono presto molto ambito dai calzaturifici locali.
A ventidue anni arriva una proposta importante da un imprenditore di che vuole Danilo in Società, qui vi lavora per 4 anni.
Danilo ha nel DNA le caratteristiche dei veri imprenditori: il coraggio e l’ambizione.
Sarà proprio la sua tenacia e ambizione a renderlo voglioso di intraprendere una nuova sfida.
Nel 1974 Danilo Bonfanti con le sue sole forze e la sua esperienza fonda il calzaturificio Dover, un’azienda che cresce di anno in anno e che nonostante le difficoltà può andare fiera di raccontare ancora le sue imprese dopo quarant’anni di attività.